Non ho mai amato molto Anaïs Nin (a parte il nome, bellissimo), ma oggi ho trovato questa citazione, che mi pare molto profonda:
“We don’t see things as they are, we see things as we are.”
Non ho mai amato molto Anaïs Nin (a parte il nome, bellissimo), ma oggi ho trovato questa citazione, che mi pare molto profonda:
“We don’t see things as they are, we see things as we are.”
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.
| Stuart Isacoff – A N… su Scare quotes | |
| gilberto seravalli su 24 ottobre 1917 – Caporet… | |
| Nadir Biacchi su Emerson, Lake & Palmer – M… | |
| ufficiobrevettimarch… su Gli ultimi uomini e la caduta… | |
| Teagan su Neil Gaiman – Anansi Boys |
domenica, 5 agosto 2007 alle 20:45
Bella e anche profonda. Sì, ma come la mettiamo con la tua passione per la statistica e con l’approccio oggettivo alla conoscenza?
martedì, 7 agosto 2007 alle 9:19
Mah! Il mio punto era, se vuoi, più kantiano. La realtà, là fuori, può essere conosciuta soltanto per il tramite del nostro sistema percettivo. Conoscenza oggettiva, allora, è conoscenza condivisa: poiché condividiamo un sistema percettivo fatto allo stesso modo (noi umani, in misura minore noi mammiferi, e magari in misura maggiore noi umani italiani del XXI secolo…), conto sul fatto che quando diciamo “rosso” pensiamo alla stessa cosa…
domenica, 12 agosto 2007 alle 19:56
[…] non ricordo male). E mi accorgo anche che si legge sempre un libro con le sensibilità del momento (We don’t see things as they are, we see things as we are). Posted in Cortocircuiti, Citazioni, […]