20 settembre – La breccia di Porta Pia

Quando andavo a scuola era considerata quasi una festa nazionale, una delle tappe dell’unificazione d’Italia. Nel 1859-1960 la 2° guerra d’indipendenza e l’impresa dei Mille, nel 1861 il Regno d’Italia, nel 1866 la 3° guerra d’indipendenza e l’annessione del Veneto, nel 1870 Roma capitale, con la 1° guerra mondiale Trento e Trieste italiane.

Adesso non mi sembra ci sia molto da festeggiare. Non so se si tiene qualche cerimonia commemorativa ufficiale. Del Disegno di legge per istituire festività nazionale del 20 settembre si è persa traccia.

Mi sembra, invece, che i clericali organizzino una messa d’espiazione del grave vulnus inflitto al potere temporale della chiesa cattolica, cerimonia segnalata dai quotidiani perché vi partecipava anche l’allora governatore della Banca d’Italia Fazio. Ma se fossi clericale non vorrei espiare proprio nulla: a 137 anni di distanza il potere della curia romana non mi sembra diminuito, e se prima si esercitava soltanto su Roma ora si estende all’intero territorio della repubblica. Græcia capta ferum victorem cepit.

La squadra 8 (9)

Puntata decisiva. Abbiamo beccato la talpa (troppo facile immaginare che fosse Capodacqua, dopo che tutti i sospetti si erano appuntati sulla Palma; troppo facile capire che da un telefono fisso si chiama per disinformare…; la povera Palma ci ha pure lasciato le penne e la regia aveva inserito piccoli segnali per farcela rimpiangere…). Cafasso ha sparato, giusto per ricordarci che è pur sempre un poliziotto.

Puntata decisiva anche perché di preparano una serie di commiati. Quello di Pettenella, con tanto di bacio a tradimento e tardivo alla Veneziani. Come faremo senza le sue battute ciniche e i suoi sorrisetti? Quello di Guerra: nel trailer si vede che viene ferito e le voci su un suo abbandono sono fin troppo ricorrenti (se vi chiedete dov’è finita la Spanò, la risposta è: in una sitcom su Rai2!). Forse anche quello di Cafasso, se interpreto bene la frase finale (“siamo una squadra perché abbiamo dei progetti in comune, checreane legami indissolubili”) come un passaggio di consegne definitivo alla Torre.

Vedremo.