Secondo il De Mauro online ha tre accezioni:
- privo di originalità, poco interessante: un libro, un film banale, un’osservazione banale, una conversazione banale | convenzionale, privo di sorprese: un’esistenza, una vita banale
- di qualcuno, che conduce una vita ordinaria, che ha interessi o attività comuni e poco interessanti: una persona banale
- di poca importanza: un banale incidente | facile, elementare: l’esercizio, il compito è davvero banale
Interessante l’etimologia. Il germanico bann significa “editto” (da cui il tardo latino bannum e il nostro bando) e sembra a sua volta collegato alla radice indoeuropea bha (“apparire, mostrare, divulgare” – la stessa radice di infante, colui che non parla ancora). Banale significherebbe dunque “secondo l’uso stabilito, passato in costume”. In francese banal significò dapprima chi era, dall’antico diritto feudale, costretto a prestazioni servili: e dato che la vita dei servi era per definizione priva di interesse per la classe dominante, ne derivò il significato attuale.

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