Harris, Sam (2004). The End of Faith: Religion, Terror and the Future of Reason. New York: Norton. 2004.
Negli ultimi anni sono usciti 4 libri di ateismo militante nei paesi di lingua anglosassone, e la stampa ha immediatamente chiamato i loro autori “I quattro cavalieri dell’apocalisse”:
- Breaking the Spell: Religion as a Natural Phenomenon, di Daniel Dennett
- The God Delusion, di Richard Dawkins
- god is not Great, di Christopher Hitchens (recensito qui)
- The End of Faith, di Sam Harris.
Dei magnifici 4, Harris è il più lontano dalla mia sensibilità, e dovrei dire dalla nostra sensibilità di europei. Harris è autore di destra, diremmo noi: l’Islam, più che il cristianesimo, è la sua bestia nera; giustifica la guerra e la tortura, e ha per i pacifisti parole sprezzanti; ci propina delle pallosissime digressioni filosofiche; conclude con una tirata a favore della meditazione buddista di cui avrei fatto senza. Ma proprio per questo è un libro interessante: perché smonta il nostro preconcetto che l’ateismo sia necessariamente di sinistra e anzi, come ormai si dà per scontato in Italia, di sinistra radicale!
Sul sito della Dawkins Foundation c’è un’interessante conversazione tra i 4 cavalieri. Dura 2 ore ma merita la pazienza.