Uno sniglet, in inglese, è “una parola che dovrebbe essere nel vocabolario, ma non c’è”.
Il termine è stato inventato nel 1984 dal comico americano Rich Hall, ma fa riferimento a un gioco che esisteva già: quello di inventarsi una parola per un fenomeno per cui non esiste (ancora) un vocabolo preciso. Ad esempio:
- come si chiamano i segni lasciati da un mobile pesante su un tappeto?
- come si definisce l’atto di rigirare ripetutamente il cuscino per trovare una parte più fresca?
- e la paura di restare fulminati dal tostapane?
- e la mania di controllare se la cartolina è caduta bene nella buca delle lettere?
Questo gioco è parente di un altro che si faceva quando andavo a scuola: si prendeva il vocabolario, uno di noi sceglieva una parola strana e gli altri, pur ignorandone il vero significato, cercavano di definirla.
Un altro gioco simile è quello che fanno Douglas Adams e John LLoyd in The Meaning of Liff e The Deeper Meaning of Liff, in cui gli sniglet (che come tali non erano stati ancora definiti da Rich Hall) sono sempre nomi di località inglesi. Ad esempio:
- Shoeburyness: The vague uncomfortable feeling you get when sitting on a seat which is still warm from somebody else’s bottom.
- Abinger: One who washes up everything except the frying pan, the cheese grater and the saucepan which the chocolate sauce has been made in.
- Alltami: Practicing the art of balancing hot and cold water taps.
Avete qualche proposta di sniglet in italiano? Come si può tradurre sniglet, tanto per cominciare?