Mura, Gianni (2007). Giallo su giallo. Milano: Feltrinelli. 2007.
Leggibilissimo, ma ai limiti della truffa.
Premessa: adoro Gianni Mura, Il migliore e il più gustoso dei giornalisti sportivi viventi, erede del grandissimo Gianni Brera (l’altro mio mito è Gianni Clerici, anche se non capisco nulla di tennis tranne i gemiti delle tenniste e lo strampalato modo di contare i punti – ma questa è un’altra storia). Grande buongustaio, anche.
Premessa numero due: adoro anche Lance Armstrong.
Terza premessa: ho sempre sognato di seguire un Tour, con gli stessi obiettivi di Mura: girare la provincia francese di paese in paese e di ristorante in ristorante.
Quindi ho subito comprato il libro e l’ho divorato. Scritto benissimo, e lo sapevo da prima. Ma il giallo è inconsistente, e viola una regola fondamentale (non che io sia particolarmente appassionato del genere…): il colpevole deve essere lì, nella storia, e tu dovresti avere la possibilità di scoprirlo da solo, e l’autore fa di tutto per trarti in inganno (classico il caso del romanzo di Agatha Christie – The Murder of Roger Ackroyd – in cui il colpevole è il narratore stesso). Ma se l’assassino è esterno al racconto, e compare insieme alla spiegazione, non vale! Di più non dico.
Metà del libro – anche se non l’ho verificato – consiste degli articoli scritti (e pubblicati) da Mura come suiveur del Tour 2005. Si usa pubblicare raccolte di articoli (lo fanno tutti i giornalisti) e raccoglierli all’interno di un pretesto narrativo è tutto considerato un peccato veniale.
Posso anche capire che motivi legali spingano a cambiare i nomi dei ciclisti ancora su piazza (anche se ormai ritirati come Armstrong), ma forse allora era meglio cambiare anche qualche altro dettaglio. Eh già, ma allora non si potevano ripubblicare gli articoli, direte voi. Non sono persuaso. Troppo comoda e troppo facile la strada scelta da Mura: la prossima volta, apprezzeremmo uno sforzo più convincente.
Penosa l’unica scena di sesso: era obbligatoria?
Grandi i consigli gastronomici, che mi riprometto di verificare sul campo.