Seife, Charles (2006). Decoding the Universe: How the New Science of Information Is Explaining Everything in the Cosmos, from Our Brains to Black Holes. London: Penguin Books. 2007.
Non sono convinto per niente.
Sono dell’opinione – anche se non ho maturato del tutto una teoria, che sarebbe comunque troppo lunga e complessa per dettagliarla qui – che l’informazione sia una (forse, la) chiave per comprendere meglio l’agire economico, il surplus, il “progresso”, probabilmente la stessa evoluzione. Questo è quello che mi ha spinto a comprare e leggere questo libro in primo luogo.
Il problema è che per me informazione significa dato + significato (informazione semantica). L’informazione senza significato, cioè l’informazione che non risponde a una domanda, è – appunto – soltanto dato. In questo quadro, la teoria dell’informazione di Shannon – quella che lega informazione ed entropia (la prima parte del libro di Seife, quella che illustra il percorso da Boltzmann a Shannon, è senz’altro la migliore) – è più propriamente una teoria della trasmissione/comunicazione di dati: non a caso Shannon intitolò il suo articolo A Mathematical Theory of Communication. Nella famosa formulazione di Shannon (H = – ∑ P log P) e nell’ipotesi (teorica) di un canale senza rumore, H può essere interpretata come l’ammontare medio di informazione per simbolo prodotta dall’informatore, l’ammontare medio di incertezza (data deficit) del destinatario prima dell’analisi del messaggio oppure il potenziale informativo della fonte (entropia). In quest’ultimo senso, H è una quantità fisica come la massa e l’energia – sono d’accordo con Seife. Ma stiamo parlando di dati, non di informazione (semantica).
Da qui in avanti il problema è: come possono i dati assumere significato? esiste informazione (semantica) al di fuori dei sistemi di riferimento dell’informatore e dell’informato? esiste informazione “là fuori”, indipendentemente dall’esistenza di entità in grado di coglierla? esiste informazione “ambientale”, senza rappresentazione cognitiva o processo computazionale?
Domande enormi. Seife non risponde. Se la cava mettendo la maiuscola a Natura e ipostatizzandola! Troppo facile!
Ovviamente, non so rispondere neppure io. Ma mi sembra utile questo schemino proposto da Luciano Floridi, uno dei nostri “cervelli in fuga”.
