In un famoso racconto, una creatura di Cortazar decide di classificare in modo definitivo i bassotti.
Individuato il primo gruppo, formato da 8 bassotti, si accorge che deve a sua volta suddividerlo in tre sottogruppi – “bassotti baffuti, bassotti tipo pugile e bassotti stile segretario di ministero” – composti rispettivamente di 3, 3 e 2 bassotti.
Separatili sulla base delle nuova suddivisione, si rende conto però che il primo sottogruppo non è omogeneo, “perché due bassotti baffuti appartenevano al tipo roditore, mentre quello che restava era senza alcun dubbio un bassotto di taglio giapponese”.
Messo da parte quest’ultimo, si accinge ad annotare le caratteristiche del sottogruppo dei due roditori nella cartella dei suoi lavori scientifici, quando si girano di profilo: “mentre il primo roditore era un bassotto brachicefalo, l’altro bassotto metteva in evidenza un cranio molto più adatto per appenderci un cappello che per calzarlo”.
“Fu così – conclude Cortazar – che il sottogruppo le si dissolse tra le mani; quanto al resto, non vale neppure la pena di parlarne”.
(“La loro fede nelle scienze”. Julio Cortazar. I racconti. Torino: Einaudi-Gallimard. 1994. Riconosco con gratitudine a Phoebe il merito di aver attirato la mia attenzione su questo racconto e di averne sottolineato l’attinenza ai metadati.)