John Zorn: Complete Masada (1)

Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli, 26 giugno 2007.

3 serate in cui si esibiscono 9 (sotto)gruppi del progetto Masada di John Zorn.

Masada era una fortezza israelita che fu assediata per 2 anni dall’esercito romano: dopo la caduta di Gerusalemme, nel 70, vi si rifugiarono gli ultimi ribelli zeloti; al termine dell’assedio, caduta ogni speranza, si suicidarono tutti. Un simbolo della resistenza ebraica: ancora oggi, le reclute dell’esercito israeliano ci vanno a giurare “Mai più Masada cadrà”. Masada significa semplicemente “fortezza”.

John Zorn è un grande del jazz e della musica contemporanea. Uno di quelli che cambiano la musica definitivamente. Masada è un progetto musicale in corso da 14 anni, e si articola in diverse formazioni.

Non scriverò una vera recensione, ma vi darò la possibilità di vedere e ascoltare.

Erik Frielander, violoncello solo. Emozionante, molto bello.

Jamie Saft Trio: Jamie Saft, pianoforte; Greg Cohen, contrabbasso; Kenny Wollesen, batteria. Un po’ deludente. Non ho trovato video, qui un mp3.

Bar Kokhba: Marc Ribot, chitarra; Mark Feldman, violino; Erik Friedlander, violoncello; Greg Cohen, contrabbasso; Cyro Baptista, percussioni; Joey Baron, batteria. Straordinario.

Pubblicato su Recensioni. 1 Comment »

Una Risposta to “John Zorn: Complete Masada (1)”

  1. Abracadabra (e Abraxas) « Sbagliando s'impera Says:

    […] diciannovesiomo Book of Angels del progetto Masada di John Zorn (di cui abbiamo parlato più volte: qui, qui, qui e […]


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