Il 14 dicembre 1991 – dopo un viaggio iniziato il 14 gennaio con lo sbarco alla Baia delle balene e una spedizione iniziata il 19 ottobre, che comprendeva 5 uomini (Olav Bjaaland, Helmer Hanssen, Sverre Hassel, Oscar Wisting e lo stesso Roald Amundsen), 4 slitte e 52 cani samoiedi (guidati da una femmina, Etah) – Roald Engelbregt Gravning Amundsen fu il primo essere umano a raggiungere il Polo Sud, battendo sul tempo (35 giorni) la spedizione britannica di Robert Falcon Scott (Scott e i suoi 4 compagni morirono sulla via del ritorno, il 29 marzo 1912.
Prima di raggiungere il polo Sud, Amundsen si era distinto in altre esplorazioni, e in particolare nella navigazione del “passaggio a Nord-Ovest”. Nel 1926 raggiunse il polo Nord con il dirigibile Norge progettato dall’italiano Umberto Nobile (oltre a Nobile e Amundsen, facevano parte della spedizione Ellsworth, Riiser-Larsen e Wisting): benché altre 3 spedizioni avessero sostenuto di aver raggiunto il polo Nord in precedenza (Frederick Cook nel 1908, Robert Peary nel 1909 e Richard Byrd nel 1926, alcuni giorni prima del Norge), questa spedizione fu la prima di cui fu effettivamente dimostrato che aveva raggiunto il polo geografico.
Amundsen morì il 18 giugno 1928, mentre guidava una spedizione di soccorso volta a salvare Nobile e i dispersi del dirigibile Italia.
Amundsen, di cui avevo letto una biografia, è stato un eroe della mia infanzia, e ha influito (insieme a Jack London) sul mio amore per il grande Nord (e il grande Sud).
Il resoconto di Amundsen sulla spedizione antartica è disponibile online.