42: l’importanza dei metadati

Questo è un apologo che illustro sempre ai miei studenti (che non lo capiscono) per spiegare che i dati senza metadati non servono a niente.

Secondo la Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams (trilogia in cinque parti pubblicata in Italia da Mondadori), gli scienziati di una specie di esseri super-intelligenti multi-dimensionali costruì il più grande computer di tutto lo spazio e di tutti i tempi, Deep Thought, affinché calcolasse la risposta ultima della questione fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto. Dopo sette milioni e mezzo di anni di calcolo, il computer dà la risposta: 42.

“42!” – gridò Loonquawl, il capo degli scienziati – “Tutto qui il risultato di sette milioni e mezzo di anni di lavoro?”

“Ho controllato con scrupolo: la risposta è esatta” – rispose il computer – “Ma se devo essere onesto, il problema è che non avete mai saputo quale fosse la domanda!”

L’apologo finisce qui, per quanto riguarda i metadati. La storia continua, e forse in futuro ve la racconterò…

Pubblicato su Statistica. 8 Comments »

8 Risposte to “42: l’importanza dei metadati”

  1. Lolo Says:

    Bello il tuo blog. Belli i post. Peccato che non tutti riescano a capire quello che dici. W i sll maccheronici (i più sinceri – altro che Becattini.
    Continua così.
    Il tuo figlio prediletto

    p.s. non voglio scrivere la mia e-mail, fai qualcosa con le impostazioni

  2. È la stampa, bellezza (1) « Sbagliando s’impera Says:

    […] Secondo, altri li possiamo trovare sul web: soprattutto un aiuto a interpretare le cifre (i famosi metadati di cui ho già parlato sul blog). Un buon esempio è il sito dell’Istat, alla voce Strumenti. […]

  3. Una scomoda verità « Sbagliando s’impera Says:

    […] un processo in cui giocano un ruolo fondamentale il modello prescelto, il quadro di riferimento dei metadati, le ipotesi formulate dai ricercatori. Non ho una soluzione definitiva su questo punto, ma una […]

  4. The Evolution Man – Quel che potrebbe dire Binetti a Veronesi « Sbagliando s’impera Says:

    […] niente di comparabile con Douglas Adams (ne abbiamo parlato su questo blog in 2 occasioni, qui e qui) cui qualcuno l’ha incautamente […]

  5. The Hitchhikers Guide To The Galaxy – BBC « Sbagliando s’impera Says:

    […] Chi mi segue, ormai da quasi un anno, sa già che sono un fan di Douglas Adams (cfr. qui e qui) e del suo capolavoro, The Hitchhikers Guide To The Galaxy. Ogni tanto qualcuno, incuriosito da me […]

  6. Douglas Adams The Party – The Greatest Show in The Galaxy « Sbagliando s’impera Says:

    […] Ultimate Question of Life, the Universe and Everything (di cui per la verità abbiamo già parlato qui) tratto dalla versione televisiva BBC (e non dallo stupido filmetto di qualche anno fa). There are […]

  7. Rugarli, Bachtin e i metadati (7) « Sbagliando s’impera Says:

    […] discussione che andiamo conducendo sul tema dei metadati (per le altre puntate seguite i link: prima, seconda, terza, quarta, quinta e sesta). wikipedia.org «La scoperta di Bachtin» Stanish tenne […]

  8. Il maiale, la scolastica e i metadati (8) « Sbagliando s'impera Says:

    […] su cui stiamo conducendo una lacunosa riflessione. Le precedenti puntate le trovate qui: ink: prima, seconda, terza, quarta, quinta, sesta e […]


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