30 luglio – In God We Trust

Il 30 luglio 1956, In God We Trust fu ufficialmente adottato come motto nazionale degli Stati Uniti. In precedenza, veniva utilizzato E pluribus unum, votato dal Congresso nel 1782 come sigillo nazionale (e non, strettamente, come motto). La frase In God We Trust compariva già sulle monete statunitensi dal tempo della Guerra di secessione.

Io – ma ve lo potevate immaginare – trovo la frase vagamente inquietante. Per quanto sappia che è irrazionale, e che il significato è diverso, mi ricorda il Gott mit Uns dei nazisti. Anche molti credenti, tra cui il presidente americano Theodore Roosevelt, ritengono che dio vada lasciato fuori dalle questioni politiche umane.

Forse il miglior commento è questo:

Misocapnìa

L’odio per il fumo. Dal greco misos (odio) e kapnos (fumo).

Non basta, ai non fumatori, avere ottenuto che non si possa fumare in ambienti chiusi. Deve essere vietato fumare dappertutto. Anche all’aperto, per esempio. Ci sono edifici, nel Regno Unito, circondati da una striscia dipinta per terra, a un paio di metri dal muro: segnala l’area di rispetto, entro la quale non si può fumare. Mi pare abbastanza chiaro che tutto questo non ha più nulla a che vedere con il fumo passivo (rispetto al quale – a differenza che per il tabagismo attivo – non è mai stato provato che nuoccia alla salute: e mi pare difficile che lo possa essere in futuro, date le bassissime concentrazioni molecolari in questione, a meno che il fumo faccia effetto anche immaterialmente, in assenza anche di una sola molecola di sostanza attiva, come l’omeopatia).

No, la misocapnia vuole mettere fuorilegge noi, le persone, i fumatori. Saremo costretti a portare un simbolo cucito sui vestiti?

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