Camilleri, Andrea (2007). Maruzza Musumeci. Palermo: Sellerio. 2007.

Molti anni fa, dopo aver letto Il Gattopardo, mi capitò di leggere anche i Racconti di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che avevo trovato nella biblioteca dei miei (lo dico per spiegare perché adesso non ne posso parlare più diffusamente). Tra tutti, uno me ne era piaciuto in modo particolare (degli altri non ricordo nulla!): si chiamava Lighea (il titolo voluto dalla vedova), ma ora si chiama La sirena. Siamo nei luoghi di Camilleri, la costa meridionale della Sicilia. Il vecchio professor La Cura (o La Ciura, non ricordo), che ha conosciuto da giovane l’amore della sirena, non ne ha più potuto provare altri. Lo trovai bellissimo e conturbante. Mi piacerebbe rileggerlo.
È per questo che – in una sera in cui, lo devo confessare, mi ero dimenticato di portarmi qualcosa da leggere – mi è bastato trovare nel risvolto di copertina un riferimento al racconto di Tomasi di Lampedusa per farmi accalappiare. Anche il nudo sulla copertina, pervaso della stessa sensualità che ricordavo nel racconto di Tomasi, ha fatto la sua parte.
Il romanzo è esile, come lo sono spesso i romanzi di Camilleri. Meglio la lenta prima parte che l’accelerazione dei tempi negli ultimi capitoli. La lingua, per me padano (in senso zavattiniano, non leghista) è abbastanza ostica.