Il direttore

In un posto di lavoro (non il mio, credetemi), uno dei direttori ha affisso (o fatto affiggere) sul battente della sua porta un foglio di dimensione A3 (grosso modo 42 centimetri per 30) su cui campeggia la scritta a caratteri cubitali: IL DIRETTORE.

Sorge spontanea la domanda… anzi ne sorgono molte: l’ha scritto per sé o per gli altri? teme che non gli venga riconosciuto il ruolo? ha una bassa considerazione di sé? pensa o sa di non meritarsi quel posto? oppure semplicemente è una persona svagata, che senza un aiuto visibile non trova la strada per la sua stanza?

A seconda delle risposte, possiamo suggerire di aggiungere un poster con le sue sembianze e qualche insegna di status, o uno specchio; oppure di installare un sentiero luminoso (come quello che sugli aerei si dovrebbe accendere in caso di evacuazione – no, non voglio vedere come funziona veramente) con delle frecce che guidino alla stanza.

Sono curioso di sapere se qualcuno di voi conosce casi simili.

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Il cavaliere nero

Una leggendaria, storica gag di Gigi Proietti.

Irresistibile la morale, da tenere a mente sempre, sul lavoro e nella vita privata: da certi individui è meglio stare alla larga, sempre e in ogni circostanza.

Qui il link all’mp3 (l’ho trovato in rete, spero di non violare più di 20 norme).