Petardo

Tutti sanno che cos’è un petardo: un piccolo oggetto esplosivo, che fa molto rumore ma (si spera) pochi danni, utilizzato a capodanno, a carnevale o alle partite di calcio. In meno sanno che – una volta almeno – era una cosa seria: uno strumento da minatori, un segnale ferroviario o un’arma (nella prima guerra mondiale l’esercito italiano usava, al posto delle bombe a mano, petardi offensivi e petardi incendiari).

L’aspetto più bello della parola è l’etimologia: da latino pedĭtum (peto, fragorosa scoréggia).

Fedeltà e costanza (Don Giovanni)

Quando ero più giovane e più irrequieto (o, meglio, diversamente irrequieto) citavo spesso un brano del Don Giovanni di Mozart e Da Ponte e sostenevo di essere costante, ma non fedele.

Fedéle è, secondo me – e forzo un po’ le definizioni dei vocabolari – chi osserva la fede data ed è devoto a una persona (o a un ideale).

Costante è più affine a durevole o continuo (un dolore costante…) e dunque chi persevera nei propositi e nei sentimenti.

Sostenevo di essere costante, ma non fedele, nei miei affetti.

La citazione del Don Giovanni è questa:

DON GIOVANNI:
È tutto amore!
Chi a una sola è fedele,
verso l’altre è crudele:
io che in me sento
sì esteso sentimento,
vo’ bene a tutte quante.
Le donne, poiché calcolar non sanno,
il mio buon natural chiamano inganno. (Atto II, scena prima)