Tutti sanno che cos’è un petardo: un piccolo oggetto esplosivo, che fa molto rumore ma (si spera) pochi danni, utilizzato a capodanno, a carnevale o alle partite di calcio. In meno sanno che – una volta almeno – era una cosa seria: uno strumento da minatori, un segnale ferroviario o un’arma (nella prima guerra mondiale l’esercito italiano usava, al posto delle bombe a mano, petardi offensivi e petardi incendiari).
L’aspetto più bello della parola è l’etimologia: da latino pedĭtum (peto, fragorosa scoréggia).