Paura e delirio a Las Vegas (Fear and Loathing in Las Vegas), 1998, di Terry Gilliam, con Johnny Depp e Benicio Del Toro.
Prima di entrare nel merito, una parola d’avvertimento: non so se era soltanto la mia copia (ma penso di no), ma l’edizione in DVD in vendita in edicola in questo periodo è un’immane bufala. Funziona male. Impossibile (a me, almeno) intervenire sui menu e vedere il film in originale, come avrei desiderato. Tra l’altro, questo mi impedisce di dare un giudizio sulla recitazione dei due protagonisti: il doppiaggio italiano l’ho trovato un po’ fastidioso e forse enfatico. Se fosse così anche nell’originale non so.
Veniamo alla recensione. È sempre difficile recensire un film in cui essere ripugnante, disgustoso, è un obiettivo. Loathing significa questo: “disgusto”, “schifo”, non “delirio”! Come spesso accade con Terry Gilliam, non è riuscito fino in fondo. A volte ti fa infuriare e vorresti andartene. Ma molte sequenze sono memorabili, assolutamente visionarie, o piene di umor nero.
Me ne rendo conto adesso, con la tentazione di citarne tante (ne sceglierò qualcuna, ma YouTube è piena).
Penso che possa bastare. Inoltre, la colonna sonora è grandiosa.
Yardbirds, For Your Love
Jefferson Airplane, Somebody to Love + White Rabbit
Bob Dylan, Stuck Inside of Mobile With The Memphis Blues Again
Booker T & the MGs, Time is Tight
Ohio Express, Yummy Yummy Yummy
Buffalo Springfield, Expecting to Fly
The Rolling Stones, Jumpin’ Jack Flash
Può bastare?
lunedì, 22 settembre 2008 alle 12:56
Sono andata a controllare: il romanzo è stato tradotto in italiano come “paura e disgusto” e pubblicato a cura di Sandro Veronesi. Almeno lì c’è rispetto per l’autore. Devo dire che però il film è effettivamente delirante.
mercoledì, 5 agosto 2009 alle 12:20
il film è un capolavoro. suprema l’interpretazione dei due attori e geniale la regia..non c’è niente da dire..l’autore di questa recensione dovrebbe farsi meno seghe mentali..stupido pollo ignorante.
mercoledì, 5 agosto 2009 alle 13:58
Bello quando qualcuno manifesta le sue illuminate e rispettabilissime opinioni serenamente e senza offendere nessuno. Peccato che non sia questo il caso del nostro caro dr gonzo
sabato, 14 gennaio 2012 alle 23:21
[…] mi limiterei a riproporre la canzone degli Yardbirds (di cui abbiamo parlato più volte, qui, qui e qui), in cui Jimmy Page fa delle cose interessanti e sperimentali, suonando la chirtarra con […]
venerdì, 2 marzo 2012 alle 15:40
[…] L’abbinamento al di Dalla furono gli Yardbirds (di cui abbiamo parlato più volte, qui, qui, qui e qui). Erano una leggenda già nel 1996, noti per avere due chitarre soliste in formazione […]
domenica, 24 giugno 2012 alle 12:15
[…] C’è un sentore di gonzo journalism nel libro: ogni capitolo è segnato dall’incontro con un personaggio, spesso (ma non sempre) un estremista fanatico, detrattore o profeta di un futuro senza contante. A tratti, David Wolman sembra un Hunter S. Thompson senza additivi chimici. […]