Un pseudònimo (dal greco pseudo – falso – e ónoma – nome) è il “nome, diverso da quello reale, usato da uno scrittore, un poeta, un giornalista, un artista e simili che non voglia o non possa firmare le proprie opere con il vero nome” (Vocabolario Treccani).
Avatàr (dal sanscrito avatāra) è “in senso proprio, nel brahmanesimo e nell’induismo, la discesa di una divinità sulla terra, e in particolare ciascuna delle dieci incarnazioni del dio Visnù. Per estensione, nell’uso letterario, reincarnazione, ritorno, trasformazione e simili” (Vocabolario Treccani). La parola è molto utilizzata nel mondo virtuale (web, chat, giochi di ruolo): in molte ambientazioni, saghe e giochi del filone fantasy, avatar ha “ereditato” il significato originale, indicando l’incarnazione fisica di esseri celesti o trascendentali; nella realtà virtuale come nei videogiochi (e soprattutto nei giochi di ruolo), l’avatar identifica il personaggio controllato dal giocatore o una immagine che lo identifica; nei programmi di instant messaging, nei forum e nelle chat, l’avatar indica un’immagine (come una foto o un disegno) che identifica un utente insieme al proprio pseudonimo (nick-name) (Wikipedia)
Eterònimo (dal greco étero – altro – e ónoma – nome) è il “nome d’altro autore sotto cui si cela l’autore vero” (Vocabolario Treccani). Il termine è assurto a notorietà grazie all’opera dell0 scrittore e poeta portoghese Fernando Pessoa, che creò numerose identità per scrivere poesie e romanzi. La differenza tra uno pseudonimo e un eteronimo è questa: lo pseudonimo sostituisce il vero nome dell’autore, che rimane sconosciuto; l’eteronimo coesiste con l’autore, formandone una sorta di estensione del carattere, vevendo apparentemente di vita propria, con uno stile spesso diverso da quello dell’ortonimo (Wikipedia).
A questo punto, il significato di ortònimo dovrebbe essere facile.
Attenti a non confondere l’eteronimìa con l’eteronomia (che è il contrario dell’autonomia!).
Boris Limpopo è uno pseudonimo che aspira a diventare eteronimo.
lunedì, 2 aprile 2007 alle 15:13
Beh, non puoi proprio lasciare fuori da tutto questo il vecchio tragicomico concetto di “maschera” (che si sposa benissimo con l’avatar), tanto caro anche a Pessoa.
Anche perché Pessoa in portoghese significa “persona” e sai come si diceva maschera in latino?
Il punto è: qual è la maschera? E qual è la realtà?
Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero
domenica, 10 agosto 2008 alle 16:59
[…] vero: protagonista è una bambina undicenne, Lyra (un avatar di Alice? Si è tentati di crederlo, ma se così fosse qualcosa nei conti non tornerebbe), che vive […]
lunedì, 16 novembre 2009 alle 2:33
Non è sempre detto che un uomo non menta quando ha su la maschera, anzi. Pessoa persona non mentiva, era il Pessoa scrittore, in particolare, il Pessoa poeta, che sotto le diverse identità dei suoi eteronomi, mentiva in modo così sublime da
far credere vero ciò che era falso.
Dolcelibra è uno pseudonimo, ovviamente.
giovedì, 7 ottobre 2010 alle 10:14
[…] dal libro di fernando pessoa “poesie d’amore di ricardo reis”; reis è uno degli eteronimi di pessoa, il più ellenizzante, a lui sopravvissuto, fatto morire da […]
sabato, 7 gennaio 2012 alle 14:39
[…] (Charles Yu) e il protagonista del libro (Charles Yu: omonimo, l’opposto di eteronimo, naturalmente) sono molto lontani da me, in realtà, quali che siano le metriche che si intende […]
venerdì, 6 luglio 2012 alle 18:53
[…] Beati i cittadini di paesi (che non sono moltissimi, temo) in cui un consulente del governo può permettersi di avere un blog e di dire liberamente la sua “senza filtro” e senza doversi nascondere dietro un nom de plume. […]
sabato, 14 luglio 2012 alle 22:37
[…] gli amici più assidui Carlo Fruttero e Pietro Citati. [432: chi sa chi si nasconde sotto il mio pseudonimo sa anche perché riporto questo dato biografico di […]
sabato, 11 agosto 2012 alle 20:00
[…] l’uno dell’altro e che i temi della Storia (e delle storie che ne sono gli avatar contingenti) si ripetano, anche se in configurazioni sempre mutevoli, che impediscono di realizzare […]
lunedì, 27 agosto 2012 alle 22:32
[…] l’uno dell’altro e che i temi della Storia (e delle storie che ne sono gli avatar contingenti) si ripetano, anche se in configurazioni sempre mutevoli, che impediscono di realizzare […]
mercoledì, 7 novembre 2012 alle 21:22
[…] Gerolamo Cardano. Nel 2007 cominciò a occuparsi anche di previsioni politiche, dapprima con lo pseudonimo di Poblano. Nel marzo del 2008 iniziò il suo blog, FiveThirtyEight.com (538 sono i collegi che […]
domenica, 3 febbraio 2013 alle 18:19
[…] in inganno. Non sto per svelarmi tutti i miei lati oscuri. La protezione che mi offre il mio liso nom de plume è troppo esigua, come una mutandina di Belen o di Viviane Castro (qualcuno se ne […]
domenica, 28 aprile 2013 alle 19:26
[…] – per quanto strano questo possa suonare a chi conosce la persona reale che si nasconde dietro Boris Limpopo – trovo un po’ fastidioso che Mary Roach non ci risparmi nessuna freddura, ma che sia […]
lunedì, 22 luglio 2013 alle 16:40
[…] dei siti consultati se la nostra autrice ha un doppio nome o un doppio cognome, o se questo sia uno pseudonimo) ha poco più di 30 anni ed è nata in New Jersey (come Bruce Springsteen); mentre faceva […]